La Basilica di Monte Berico non è solo un famoso luogo di pellegrinaggio ma anche uno scrigno d’arte. Dopo avervi raccontato la storia del Santuario di Monte Berico, vi sveliamo le numerose opere d’arte che ne arricchiscono gli interni.
Il Convito di Paolo Veronese
Si tratta della più importante opera d’arte conservata nella basilica di Monte Berico a Vicenza. Il Convito di San Gregorio Magno, capolavoro di Paolo Veronese del 1572, occupa la parte orientale del refettorio. La committenza dell’opera spetta allo zio materno di Paolo Veronese, fra’ Damiano, priore del santuario della Madonna di Monte Berico dal 1571 al 1573. Impossibile non scorgere un’affinità con Le nozze di Cana, celebre opera del Veronese del 1563 e oggi conservata al Louvre.
La Pietà di Bartolomeo Montagna
La Pietà (1500) è un’altra opera di altissimo valore artistico firmata dall’indiscusso protagonista della scena pittorica vicentina di fine ‘400. Montagna ambienta la Deposizione nell’apro paesaggio dei Colli Berici, dipingendo una cava di pietra che poteva aver visto su molte pendici intorno al Santurario. A colpire nella composizione sono il realismo della Vergine, con le mani da vecchia e lo sguardo che scruta il volto del figlio, e il sapiente uso dei colori primari usati per i mantelli delle figure rappresentate.
La Gloria di Francesco Grimani di Giulio Carpioni
Si tratta di un dipinto allegorico che presenta il Rettore veneziano circondato da figure femminili raffiguranti la carità, la religione, la pace, la speranza; interessante la figura di donna in vesti dorate sulla destra, allegoria della città di Vicenza. L’opera, risalente al 1638, è posizionata tra l’edificio barocco e quello tardo-gotico.
Queste sono alcune delle opere che il Santurario di Monte Berico custodisce. Una tappa imperidible durante una vacanza a Vicenza, senza scordare di ammirare la vista sul centro storico dal piazzale antistante la Basilica. Potete raggiungere Monte Berico in pochi minuti d'auto o di bus dal centro e dal nostr appartamento nel cuore di Vicenza.